Cos’è un Blocco Antalgico?
Un blocco antalgico è una Infiltrazione di un anestetico locale e cortisonico limitata a una specifica area di dolore. Ha lo scopo di bloccare temporaneamente la trasmissione dello stimolo doloroso verso i centri superiori del sistema nervoso centrale, dove tali stimoli sono processati e “tradotti” in ciò che viene percepito, per l’appunto, come dolore.
Un blocco antalgico può intervenire a livello delle strutture periferiche da cui lo stimolo ha origine, per esempio strutture osteo-articolari infiammate o degenerate, così come su nervi la cui conduzione è alterata, aberrante, e rappresentano quindi l’origine stessa del sintomo.
Può essere eseguito sotto guida ecografica o fluoroscopica (raggi X) in base all’area di dolore da trattare.
In genere il blocco antalgico si caratterizza come una terapia assolutamente scevra da rischi per il paziente. Nel quadro di sindromi dolorose più complesse, inoltre, il blocco antalgico può assumere anche un valore diagnostico, oltre che terapeutico, in quanto può guidare eventuali procedure antalgiche supplementari, laddove necessarie.
Con il blocco antalgico si interviene efficacemente su patologie infiammatorie muscolo-tendinee e articolari, radicolopatie, nevralgie, dolore oncologico, sindromi dolorose complesse, dolore lombare, ecc.
I blocchi antalgici sono in grado di determinare una regressione piuttosto rapida del dolore accusato e un immediato sollievo, anche psicologico, soprattutto in quei pazienti che, per disturbi inveterati, si sono rassegnati a dover convivere necessariamente con lo stimolo doloroso.